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Il Maestro Martini |
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LA DEMOIATRICA La demoiatrica è lo studio della medicina popolare, cioè tramandata da generazione in generazione, basata sull’occultismo, su virtù magiche di cose e persone, sul potere di incomprensibili parole e di gusti altrettanto misteriosi. L’elemento occulto rientra in tutte le cause di malattie causate dall’azione di persone maligne, capaci di procurare il male con delle “fatture”. L’uomo con la pratica ha imparato che usando semplici medicinali come alcune erbe, oppure alcuni minerali, o anche animali, usati allo stato naturale, o cotti, o sottoforma di infusi, possono portare un miglioramento se ammalato, oppure mantenere in salute se è sano. Dalla cacciata di Adamo e Eva dal Paradiso Terrestre, la demoiatrica si divide in due grandi campi: la scienza dal bene e la scienza del male. L’uomo da religioso diventa “mago” perché pensa che è lui l’artefice del bene e del male. Nasce così la magia-simpatica, con la quale si crede che le cose si possano agire anche a distanza Per una forza di attrazione, sia nel bene che nel male. Poi c’è la magia del “contatto”, che si trasmette portando oggetti toccati dalla persona amata, oppure non amata. La magia dei “contrari”: segni di morte, crani, teschi, per auguri di lunga vita. Pietre rosse, marmo rosso, per combattere l’emorragia, l’emottisi, l’epistassi ed ogni flusso di sangue. Il rosso indica buon auguri. Il serpentello per avere salute. La magia “simpatica”. La chiave frena l’epistassi e le convulsioni nei bambini. Il nodo ad una cordicella lega, intralcia il cuore di una persona malata. L’anello indica unione. Per la magia del contatto per chi vuol colpire una persona, costruisce un bambolotto, possibilmente con indumenti della persona odiata, colpisce al cuore il bambolotto, lo trafigge; la fattura è fatta, attendiamo la morte reale della vittima. “Similia similibus curantur” Si curano le cose simili con le cose simili. Il fuoco con il fuoco. L’azione fatta su una cosa particolare, su un pupazzo, su un animale, si ripeterà, si avvererà sulla vittima. L’uomo può essere autore del bene e del male. Alcune persone sanno procurarsi la virtù di fare del bene e del male con l’aiuto di particolari parole, frasi o azioni. Per raggiungere tale potere occorre essere figli e figlie di streghe, che ereditano dai genitori la potenza della stregoneria. Il settimo figlio può diventare uno stregone dopo sei fratelli maschi, senza interposizione di femmine. La settima figlia, dopo sei sorelle, senza interposizione di maschi. Possono diventare streghe le madri che hanno dato alla luce dei gemelli. L’iniziazione La cerimonia per l’iniziazione è lunga. Lo stregone mette il novizio, nudo, dentro un cerchio, gli dà in mano una corona oppure un altro simbolo religioso e poi comincia a pronunciare le formule magiche. Il novizio cade in un sonno profondo (trance) e vede mostri e serpenti che gli si aggirano intorno, rabbiosi, ma senza toccarlo. In altre formule, il novizio stipula un contratto col diavolo, al quale si allea scrivendo con il proprio sangue, su un libro segreto il proprio nome. La strega arrivata in punto di morte, trasmette le sue virtù terapeutiche, oppure diaboliche ad un’altra donna con il semplice contatto della mano e non morrà più finché non avrà fatta la consegna. In alcuni paesi per dire che uno stregone oppure una strega sta morendo si usa una frase: “Sta dando i pignatti”, cioè sta consegnando ad altri le pentole (i pignatti), per fare i filtri, i decotti e le fatture. Una fattura di sicuro effetto mortale costituiva nel costruire una statuetta di cera raffigurante la persona della quale si desiderava la morte. La statua veniva bruciata e la fine del nemico era imminente. Così fu fatto anche a Papa Urbano VIII, nel 1633, da un certo Giacinto Centino, nipote del cardinale Felice Centino. Questo nipote sognava di mettere sulla cattedra di San Pietro il proprio zio cardinale e così pensò di far morire Urbano VIII con una simile fattura. Il Papa non morì, l’autore fu scoperto e decapitato, altri furono bruciati vivi ed alcuni complici condannati al carcere a vita in Castel Sant’Angelo in Roma. |
Ultimo aggiornamento: 05-06-25