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Il Maestro Martini |
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LE MUTANDE
Dal latino MUTANDAE, che significa “da mutarsi”, sono dette
anche “BRACHE”, di tessuto di tela di canapa, di lino, di cotone, di lana,
oppure di altra fibra tessile e si portano sotto altri abiti.
“BRACHE” da BRACA, voce di origine gotica, ognuna delle due
parti che formano le mutande oppure i calzoni.
Si usava dire: “ Pierino
s’è fatto un paio di brache” cioè s’è fatto un paio di calzoni. “Mi
cascano le brache” per dire: “Mi perdo d’animo” “Calarsi
le brache” è “fare atto di sottomissione”.
Calzone o calzoni -da calza- ciascuna delle due parti della
veste che copre l’uomo dalla cintola ai piedi; possono avere varie fogge, varie
forma: calzoni corti, al ginocchio, lunghi a campana, larghi in fondo, alla
cavallerizza, alla ZUAVA, con spacco, con la banda rossa (carabinieri).
I popoli antichi non conoscevano le MUTANDE e tanto meno le
BRACHE. Nel basso Medioevo compaiono le prime calze, dal latino -CALCEA-
indumento grossolano, di vari colori, fatto a maglia che copre le gambe a varia
altezza e successivamente servì anche a coprire il bacino del corpo fino
all’altezza dell’ombellico.
Le mutande, questo umile ed utile indumento comparve circa nel
1500 e sono usate fino ai giorni nostri.
Alcuni decenni addietro erano fortunati quelli che avevano le
mutande. I bambini, i ragazzi, gli adolescenti non indossavano questo indumento,
così per i maschi come per le femmine.
Le mutande erano portate da persone di una certa agiatezza.
Con parole chiare, dai SIGNOROTTI, dai TIRANNELLI locali. Il sessanta per cento
della popolazione era senza questo intimo indumento.
Ho veduto uomini adulti che indossavano DUE PAIA di calzoni
per ripararsi dalle intemperie.
a sostegno di quanto asserito, citerò il caso di un parroco di
un paesetto sperduto e dimenticato da Dio e dagli uomini, che insistette più
volte affinché i fedeli indossassero questo indumento ed ebbe la risposta: “ALLA
PORTA DEL PARADISO, SAN PIETRO CI CHIEDERA’ SE ABBIAMO INDOSSATO LE MUTANDE?”
Accadeva spesso che una persona doveva essere ricoverata
all’ospedale di FIVIZZANO. Si correva a comperare la GHINEA, un tessuto
grossolano di cotone, e si cucivano alla svelta le mutande per l’ammalato o per
l’ammalata.
Farà meraviglia, ma questa condizione è persistita fino agli
anni 1948-1955, sia in Lunigiana che in Garfagnana.
GIACOMO CASANOVA (VENEZIA, 1725-1798) avventuriero, scrittore,
letterato, giocatore, diplomatico, amante, speculatore e spia, nel suo libro
“MEMORIE” che è un documento della società del suo tempo, scrive che a VENEZIA
pochissime DAME portavano le mutande, e siamo agli inizi del 1800.
Se mettiamo a confronto la civiltà della Lunigiana e della
Garfagnana di quel tempo, c’è di mezzo un abisso.
Ultimo aggiornamento: 06-06-25