“Strutture dell’immaginario e tradizione orale”
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Il Devasto
Si crede che mangi i morti perché qualcuno lo ha visto uscire da una
tomba. Vive fra le macerie di Bergiola, un castellaro ligure-apuano situato nei
boschi sopra Chi lo ha visto racconta che è lungo circa Raccontato da Dino Traggiai Il ballo degli streghi
Il musicista la sera andò dove era stato invitato e cominciò a
suonare. Mentre suonava andava sempre più indietro, verso un tavolo
imbandito, ma quando si girò vide che il vino era sangue e i pasticcini
erano “caccole” di pecora. Lui si spaventò tanto che corse a casa e andò a letto. La mattina
dopo era morto. Raccontato da Elena Canini (Gramolazzo)
Il ballo di Maria Rossa A Sermezzana una volta si diceva che
ci fossero gli streghi. Si racconta che si radunavano in un campo tra Albiano e
Sermezzana chiamato Padula.
Invitarono ai loro balli due ragazze, una di nome Rosa e l'altra Maria . Rosa si spaventò e tornò a casa , Maria rimase perché si divertiva molto. I cavalieri tutti vestiti di nero e molto pallidi, continuavano a ballare
e cantavano: ”Balla , balla Maria Rossa che domani ti faremo la fossa” Mentre loro cantavano e ballavano, una signora di Albiano si affacciò
alla finestra di casa sua e urlò loro di smettere. La mattina successiva attaccato alla finestra
c'era il corpo di Maria. Gli streghi l'avevano sacrificata secondo i
loro riti. Raccontato di Ernesta Sarteschi
Il Baffardello è un omino piccolo, piccolo e dispettoso. Ha un vestito pieno di toppe e un cappelletto in testa con una penna
colorata. I suoi piedi sono zampe di gallina e le sue mani sono grinfie bucate. Raccontato da Calcei Franca (Albiano)
Un uomo molto coraggioso, timorato di Dio, volle por fine a queste orge
di peccato. Prese uno stiletto benedetto sul quale era impresso un crocifisso e,
ficcando lo stiletto nella quercia, gridò: “Fuggite parte avversa, perché vi
ha vinto il leone della tribù di Giuda (Cristo).” Streghi e streghe rimasero paralizzati. Li riconobbe tutti, pur avendo la faccia a gatto, e promise di non
rivelare i loro nomi purché si pentissero delle loro malefatte, e così fu. Raccontato da Giovanni Martini
L'angelo custode, per proteggere i bambini, gli fece venire due
buchi nelle mani così i bambini potevano a respirare. Raccontato da Giovanni Martini
La sera dopo anche la donna andò alla processione e vide che tutte
le persone non avevano il braccio sinistro. Quando finì la processione lei andò a letto e la mattina si svegliò
e il cero che aveva usato in processione era diventato un braccio. La donna
capì che aveva partecipato a una processione di streghi. S.Giovanni La sera della vigilia di S.Giovanni (23
giugno) si usa accendere dei fuochi agli incroci
delle strade per scacciare gli streghi. Mentre la fiamma arde, i ragazzi fanno
sette salti sopra il fuoco e ciò li
protegge dalla "stregaria". Raccontato da Anna Maria Ferrari |