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23-07-25

 

 

 

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La guerra 1940-45 portò a Pieve San Lorenzo ben 18 bombardamenti, come scriveva il Maestro Martini, fortunatamente senza vittime. Solo quello del 19 marzo 1945 causò danni all'abitato di Vinacciara, dove l'abitazione di Domenico Martini fu completamente distrutta. Vedi il racconto dettagliato

Il motivo di tanto accanimento consisteva nell'accatastamento di tanti tubi del diametro di cm.60 e una grande quantità di proiettili vuoti nel piazzale della stazione. I ricognitori aerei pensavano quindi che fosse un grosso deposito di munizioni e, di conseguenza, cercarono di colpirlo più volte senza però riuscire a distruggerlo.

La difficoltà, come riferiva Dario Morelli, stava nella manovra da eseguire perché la ristrettezza della vallata, superato il crinale montuoso, impediva agli aerei di abbassarsi con la necessaria rapidità ad un'altezza sufficiente per centrare il bersaglio.

Cronaca di alcuni bombardamenti nel Diario di Don Armenio

Data: 13-V-1944

Erano le ore 10. Il popolo attendeva che uscisse la S. Messa, allorché due detonazioni strapparono urla di spavento dalle bocche di tutti: il bombardamento. Infatti due aerei avevano sganciato 10 bombe, perforanti, dirette all’imbocco della galleria, che dall’alto (data la permanenza all’esterno di proiettili, scarichi, e di tubi per l’aria compressa) aveva l’apparenza di un’officina. Le bombe caddero per i campi e non si lamentarono né danni né vittime. La S. Messa non fu più celebrata.

Data: 23-XI-44

Siamo sottoposti a mitragliamenti e bombardamenti quotidiani. Le popolazioni di Pieve, Vinacciara, Argigliano, vivono in galleria giorno e notte. La S. Messa di Natale già da quattro anni viene celebrata verso le ore 17 e quest’anno non viene nemmeno cantata. Quale triste Natale!

Data: I-45

Per i continui bombardamenti molti si astengono di venire in chiesa; cerco di rimediare andando a celebrare ogni domenica la seconda Messa a Renzano.

Data: 19/III/45

Che orrore! Ero a Novella e si stava mangiando la minestra. Arrivano gli aerei in picchiata: mitragliano e sganciano bombe. La casa trema dalle fondamenta, sembra che le bombe cadano addosso. Inconscio del pericolo esco ed osservo una immane colonna di fumo e polvere innalzarsi sopra la Pieve. È impossibile trattenermi, ma le bombe sono cadute a Vinacciara polverizzando la casa di Martini Domenico, dinanzi alla galleria ov’erano masse di proiettili e al Canaletto. Schegge arrivano fino a Renzano. Caso strano, nessun vetro della canonica infranto! A pochi passi vi erano uomini in tutti i cantoni e invece, grazie a San Giuseppe, non lamentammo nessuna vittima. Cotesto Martini è stato oggetto di bersaglio per tutti: partigiani, tedeschi, inglesi.

Data: 22/IV/45

Era domenica; pochi uomini intervennero alla S. Messa, poiché in precedenza li avevo avvertiti che non si muovessero, temendo che le ultime truppe avessero brutta intenzione, come era successo in non pochi luoghi. Verso le ore 10 fummo scossi da altissima detonazione: saltava la strada di Carpinelli, precedentemente minata dai tedeschi.

Data: 22/IV/45

Verso le 18 il cannone americano mandava i suoi proiettili sull’Argegna: i primi a cadere nelle vicinanze di Pugliano.

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Ultimo aggiornamento: 23-07-25