MEMORIA
STORICA
Altri eventi bellici
La guerra 1940-45 portò a Pieve San Lorenzo ben 18 bombardamenti,
come scriveva il Maestro Martini, fortunatamente senza vittime. Solo
quello del 19 marzo 1945 causò danni all'abitato di Vinacciara, dove
l'abitazione di Domenico Martini fu completamente distrutta.
Vedi il racconto dettagliato
Il motivo di tanto accanimento consisteva nell'accatastamento di tanti tubi del diametro di cm.60 e una grande
quantità di proiettili vuoti nel piazzale della stazione. I ricognitori aerei pensavano
quindi che fosse
un grosso deposito di munizioni e, di conseguenza, cercarono di
colpirlo più volte senza però riuscire a distruggerlo.
La difficoltà, come riferiva Dario Morelli, stava nella manovra da
eseguire perché la ristrettezza
della vallata, superato il crinale montuoso, impediva agli aerei di
abbassarsi con la necessaria rapidità ad un'altezza sufficiente per
centrare il bersaglio.
Cronaca di alcuni
bombardamenti nel Diario di Don Armenio
Data: 13-V-1944
Erano le ore 10. Il popolo attendeva che
uscisse la S. Messa, allorché due detonazioni strapparono urla di
spavento dalle bocche di tutti: il bombardamento. Infatti due aerei
avevano sganciato 10 bombe, perforanti, dirette all’imbocco della
galleria, che dall’alto (data la permanenza all’esterno di
proiettili, scarichi, e di tubi per l’aria compressa) aveva
l’apparenza di un’officina. Le bombe caddero per i campi e non si
lamentarono né danni né vittime. La S. Messa non fu più celebrata.
Data: 23-XI-44
Siamo sottoposti a mitragliamenti e
bombardamenti quotidiani. Le popolazioni di Pieve, Vinacciara,
Argigliano, vivono in galleria giorno e notte. La S. Messa di Natale
già da quattro anni viene celebrata verso le ore 17 e quest’anno non
viene nemmeno cantata. Quale triste Natale!
Data: I-45
Per i continui bombardamenti molti si astengono
di venire in chiesa; cerco di rimediare andando a celebrare ogni
domenica la seconda Messa a Renzano.
Data: 19/III/45
Che orrore! Ero a Novella e si stava mangiando
la minestra. Arrivano gli aerei in picchiata: mitragliano e
sganciano bombe. La casa trema dalle fondamenta, sembra che le bombe
cadano addosso. Inconscio del pericolo esco ed osservo una immane
colonna di fumo e polvere innalzarsi sopra la Pieve. È impossibile
trattenermi, ma le bombe sono cadute a Vinacciara polverizzando la
casa di Martini Domenico, dinanzi alla galleria ov’erano masse di
proiettili e al Canaletto. Schegge arrivano fino a Renzano. Caso
strano, nessun vetro della canonica infranto! A pochi passi vi erano
uomini in tutti i cantoni e invece, grazie a San Giuseppe, non
lamentammo nessuna vittima. Cotesto Martini è stato oggetto di
bersaglio per tutti: partigiani, tedeschi, inglesi.
Data: 22/IV/45
Era domenica; pochi uomini intervennero alla S.
Messa, poiché in precedenza li avevo avvertiti che non si
muovessero, temendo che le ultime truppe avessero brutta intenzione,
come era successo in non pochi luoghi. Verso le ore 10 fummo scossi
da altissima detonazione: saltava la strada di Carpinelli,
precedentemente minata dai tedeschi.
Data: 22/IV/45
Verso le 18 il cannone americano mandava i suoi
proiettili sull’Argegna: i primi a cadere nelle vicinanze di
Pugliano.
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